A. Azioni preparatorie
Azioni per la valutazione dell’efficacia delle azioni di conservazione tramite rilievi su flora vascolare, qualità dei pascoli, farfalle, cavallette e uccelli, oltre all’analisi degli effetti socioeconomici sui territori.
Questa Azione ha un duplice obiettivo: da una parte definire la baseline di monitoraggio per l’azione D1 (Monitoraggio Habitat target e orchidee) necessaria per valutare gli effetti delle azioni del progetto, dall’altro l’approfondimento dello stato di conservazione dei tre Habitat e la loro composizione, soprattutto per le forme prioritarie 6210 e 6230 in relazione alla presenza e distribuzione dei nuclei di orchidee.
Obiettivo di questa azione è quello di definire le modalità di intervento per la realizzazione delle Azioni C1 e C2, quest’ultima limitatamente alla realizzazione delle infrastrutture pastorali. Altro obiettivo è quello di coinvolgere direttamente i principali portatori di interesse nel territorio nella progettazione degli interventi
C. Azioni concrete di conservazione
Azioni che riguardano il ripristino degli habitat target, la realizzazione di infrastrutture pastorali e l’acquisto di altre attrezzature utili per l’attività di pascolo. A seguito degli interventi è prevista la redazione dei piani pastorali, la selezione degli allevatori per la gestione dei pascoli e l’assistenza tecnica alle aziende coinvolte. Specifiche azioni riguardano inoltre la definizione di una strategia regionale di supporto alla zootecnia montana e la creazione di una scuola italiana per pastori e allevatori da promuovere all’interno di una rete europea di scuole pastorali.
Sono previsti interventi di decespugliamento e rimozione della vegetazione forestale. Gli interventi interesseranno direttamente rispettivamente per 79 di Habitat 6230*, 193 di 6210* e 73 ha di 5130. Nella ZSC IT5180011 sono inoltre previsti interventi di chiusura dei sentieramenti causati da eccessivo calpestio dovuto a passaggio di persone fuori sentiero e ripristino della continuità del cotico erboso. Attraverso la semina di fiorume si provvederà inoltre ad interventi di ripristino della comunità vegetazionale dell’H6230*.
L’azione prevede la costruzione ex-novo o il ripristino di abbeveratoi fissi in corrispondenza di sorgenti perenni, la costruzione di recinti anti-lupo e la rimozione di vecchie recinzioni e sostituzione con nuove. Obiettivo dell’Azione è quello di creare condizioni favorevoli per il pascolamento e la gestione degli animali.
La redazione di Piani pastorali fornisce uno strumento tecnico per la definizione di obiettivi, strumenti e scelte gestionali per la gestione dei pascoli, consentendo il rispetto delle specifiche esigenze di conservazione e la remuneratività delle attività pastorali.
L’Azione prevede la promozione del progetto nei territori interessati attraverso incontri con le comunità locali e la selezione di allevatori interessati alla gestione dei pascoli ripristinati, i quali verranno coinvolti in una fase di formazione sugli obiettivi e le azioni del progetto così da ottimizzare il loro eventuale coinvolgimento.
L’obiettivo dell’azione è quello di realizzare, basandosi sul modello delle esperienze europee, una scuola di formazione per nuovi pastori e allevatori, che sia utile nel fornire strumenti teorici e pratici per avviare un’attività pastorale, con il fine ultimo di contrastare la criticità legata allo scarso ricambio generazionale presente nel mondo pastorale e zootecnico montano.
Garantire un’assistenza tecnica alle aziende coinvolte nel progetto sia per l’applicazione dei Piani di pascolo sia per favorire lo sviluppo economico delle aziende stesse è l’obiettivo di questa Azione. Fornire supporto alle aziende nell’affrontare e risolvere il problema della convivenza con il lupo mediante un corretto utilizzo dei cani da guardiania rientra specificamente tra gli obiettivi di questa Azione.
Obiettivo di questa Azione è quello di promuovere presso le istituzioni europee il pastoralismo come strumento di conservazione degli habitat di prateria, promuovendo lo scambio di buone pratiche, la formazione e l’informazione dei pastori e la promozione dell’attività zootecniche di montagna. Gli strumenti per raggiungere tale obiettivo saranno pertanto un forum di discussione con le scuole di pastoralismo europee, la divulgazione dei risultati del progetto a livello europeo e la realizzazione di 3 conferenze europee sul pastoralismo.
Creare le condizioni per la replicazione e la diffusione delle buone pratiche sviluppate nel progetto, all’interno di una Strategia regionale di conservazione degli habitat target. Tale Strategia sarà implementata attraverso attività di sostegno alla pastorizia montana mediante l’utilizzo di fondi regionali ed europei, riconoscendo al pascolamento un ruolo di conservazione della biodiversità fondamentale.
Lo scopo di questa azione è quello di aumentare a livello europeo la disponibilità di strumenti di trasferimento di buone pratiche nel campo della gestione degli habitat aperti e di prateria.
Gli interventi concreti di conservazione degli Habitat target saranno realizzati all’interno di 20 aree:
D. Monitoraggio dell'impatto delle azioni del progetto
Azioni per la valutazione dell’efficacia delle azioni di conservazione tramite rilievi su flora vascolare, qualità dei pascoli, farfalle, cavallette e uccelli, oltre all’analisi degli effetti socioeconomici sui territori.
L’azione prevede una valutazione degli effetti del progetto sullo stato di conservazione dei tre Habitat target del progetto, focalizzandosi principalmente sui popolamenti di orchidee degli habitat 6210* 6230*. Verranno definiti protocolli per il monitoraggio successivo al progetto con un efficace rapporto costi/benefici.
L’azione prevede una valutazione dell’effetto degli interventi di ripristino e gestione sul valore pastorale degli habitat. I dati raccolti nell’ambito dei rilievi ante-operam saranno utilizzati per la definizione degli interventi di ripristino (Az. A2) e dei Piani pastorali (Az. C3).
Si susseguiranno due fasi, la prima riguarderà l’impianto della rete di monitoraggio e la seconda il monitoraggio del valore pastorale.
L’azione prevede di monitorare l’effetto degli interventi sulla funzionalità ecologica degli habitat utilizzano come indicatori alcuni taxa animali, quali farfalle, ortotteri e avifauna.
L’azione D4 ha l’obiettivo di quantificare gli effetti del progetto sulle comunità locali e sui diversi soggetti coinvolti direttamente e indirettamente nell’implementazione del progetto. Saranno inoltre valutate anche le ricadute delle azioni sulle funzioni ecosistemiche dei territori interessati dalle azioni del progetto.
E. Sensibilizzazione del pubblico e diffusione dei risultati
Azioni che prevedono l’elaborazione di un piano della comunicazione e la sua applicazione per la promozione del progetto e la diffusione delle buone pratiche per la gestione dei pascoli.
Gli aspetti di comunicazione e divulgazione sono di fondamentale importanza per il raggiungimento degli obiettivi del progetto; pertanto, il progetto prevede numerosi strumenti per la promozione e diffusione delle attività previste, tra cui sito web, profilo facebook, newsletter dedicate, notice board, brochure divulgative in quattro lingue, video-clip e fotografie. Sarà inoltre predisposta una rete di networking con progetti che hanno affrontato temi collegati alla gestione degli habitat di prateria. Anche la promozione della scuola per pastori avverrà attraverso una specifica campagna di comunicazione.
F. Gestione del progetto
Azioni di gestione del progetto ed elaborazione di un piano After-Life.
La gestione del progetto sarà articolata su due livelli principali: il primo, organizzativo di partenariato, dove è espresso il coordinamento generale del progetto e costituisce l’interfaccia di riferimento per la Commissione; il secondo livello, comitato tecnico-scientifico del progetto, è operativo e organizzativo ed è responsabile del buon esito delle singole azioni previste dal progetto.
Obiettivo dell’Azione è quello di garantire, oltre il periodo di svolgimento del progetto, uno stato di conservazione favorevole degli habitat ripristinati e una continuità nelle azioni di promozione del pastoralismo come strumento di conservazione della biodiversità.