Il progetto LIFE ShepForBio in collaborazione con l’associazione APPIA – Rete della Pastorizia Italiana, organizza per l’1 e 2 dicembre un workshop nazionale per rilanciare la Scuola Nazionale di Pastorizia. Presso la sede del Centro di formazione “Officine di Capodarno” di Pratovecchio Stia, nel cuore del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, si confronteranno le tre esperienze pilota di scuola per pastori attive in Italia negli ultimi anni. Molti i temi sul tavolo: dall’offerta formativa, al target di studenti e aspiranti pastori a cui ci si vuole rivolgere a partire dalle esigenze degli specifici territori, alle relazioni con gli altri attori del territorio e molto altro. Il tutto con l’unico obiettivo di arrivare a definire un modello che sia di riferimento, nel rispetto delle esigenze e delle diversità dei territori, per la creazione e lo sviluppo delle scuole per pastori del futuro. Il workshop arriva a conclusione di un percorso di confronto e discussione che ha visto, grazie anche al coinvolgimento di partner europei, l’organizzazione di due incontri di approfondimento sul funzionamento delle scuole pastorali in Europa e su possibili progetti di collaborazione e networking.
Il lavoro vedrà il coinvolgimento di numerosi soggetti provenienti da tutta Italia: oltre all’associazione Rete APPIA ai partner della ShepherdSchool del progetto LIFE ShepForBio, che nei prossimi mesi inizierà le attività del secondo ciclo formativo, saranno presenti i referenti del GAL Anglona Coros, promotore della Scuola Sarda di Pastorizia finanziata da Regione Sardegna, del CREA (Centro per la Ricerca e l’Innovazione in Agricoltura) e dell’associazione Riabitare l’Italia promotori della Scuola Giovani Pastori realizzata tra il 2022 e il 2023 in Piemonte e Lombardia realizzata insieme al consorzio Agenform e finanziata da Fondazione Cariplo e Rete Rurale Nazionale, oltre ai promotori del progetto SNAP nel suo complesso tra i quali i Dipartimenti DISAFA e CPS dell’Università di Torino, , e i ricercatori di Eurac Research, centro di ricerca nella provincia di Bolzano, il CNR ISPAAM di Sassari e la cooperativa NEMO – Nuova Economia in Montagna.
E’ inoltre prevista una sessione di lavoro aperta a cui sono stati invitati anche ad altri soggetti, nazionali ed internazionali, coinvolti o potenzialmente interessati alla progettazione e realizzazione delle Scuole pastorali:
World Alliance of Mobile Indigenous Peoples – WAMIP, European Shepherds Network, ECVC (coordinamento Europea di Via Campesina), Campo Adentro – Shepherd ́s Schools (Spagna), Escola de Pastors i Pastores de Catalunya (Spagna), ÖBV – Associazione di produttori piccoli e di montagna (Austria), Forum Agricoltura Sociale Nazionale (Italia), Rete Fattorie Sociali (Italia), UniBA, UNIBAS, UNIMI, UNINA, UNISG, IUAV, SLOW FOOD, ARI, CREA Sardegna, RuRaLe APS, Difesattiva, Euromontana, stakeholder territoriali intercettati e mappati nei territori piemontesi, lombardi sardi e toscani in cui le diverse sperimentazioni si sono realizzate (sia istituzioni che organizzazioni: unioni montane, aree protette, ecomusei, centri di ricerca e di studio) e, ovviamente, le formatrici e i formatori delle 3 diverse sperimentazioni.